Memorandum per la pratica dell’Aikido

Poichè queste norme furono scritte nel 1935 la terminologia può sembrare arcaica, ma i concetti di fondo sono tuttora validi per i praticanti dell’Uombu Dojo.

  • “Nell’Aikido un singolo colpo decide della vita e della morte, quindi gli allievi devono seguire scrupolosamente le istruzioni dell’insegnante e non entrare in competizione per vedere chi è il più forte.”
  • “L’Aikido è il metodo che insegna a fronteggiare diversi avversari. Gli allievi si devono allenare a stare in guardia non solo di fronte ma anche da ogni lato e all’indietro.”
  • “L’allenamento deve svolgersi sempre in un’atmosfera piacevole e gioiosa.”
  • “L’istruttore mostra solo alcuni aspetti dell’arte. Le sue applicazioni universali devono essere scoperte da ciascun allievo attraverso l’allenamento e la pratica incessante.”
  • “Nella pratica quotidiana si inizia dapprima con movimenti per sciogliere il corpo e quindi si procede ad una pratica più intensiva. Non bisogna mai forzare innaturalmente e al di là di ogni ragionevolezza. Se si seguiranno queste regole, anche le persone più anziane si potranno allenare senza danno e in un’atmosfera piacevole e distesa.”
  • “Lo scopo dell’Aikido è di allenare la mente ed il corpo e di formare persone oneste e sincere. Tutte le tecniche vanno trasmesse da una persona all’altra, non si deve nemmeno per caso mostarle ad estranei, perchè potrebbero essere usate da qualche teppista.”
Tratto da “Lo spirito dell’Aikido”
di Kisshomaru Ueshiba